Paris Gallimard 1991 In-4° carrè, pp. 113, brossura editoriale. Tiratura di 1200 esemplari, il nostro è il n. 1159. Poeta e saggista francese, nato a Montpellier il 27 marzo 1899, morto a Parigi il 6 agosto 1988. Completò gli studi a Parigi dove, conosciuto J. Paulhan, trovò saltuario lavoro presso la casa editrice Gallimard. Nel 1926, assieme a un commento a liriche di Mallarmé, uscì la sua prima raccolta, Douze petits écrits. Nel 1930 aderì al surrealismo, impegnandosi politicamente, ma senza che l'orientamento marxista o gli estremismi del surrealismo esercitassero influenze di rilievo sulla sua opera. Per vivere, accettò un impiego presso le Messageries Hachette (1931-37), da cui venne licenziato per aver partecipato attivamente alle lotte sindacali. S'iscrisse al Partito comunista (ne uscirà nel 1947), vivendo dei proventi di assicuratore e dedicandosi intensamente a terminare Le parti pris des choses, forse la sua opera più importante, certamente la più conosciuta, che uscirà nel 1942. Negli anni dell'occupazione tedesca, P. partecipò attivamente alla Resistenza; ma a guerra terminata il suo impegno politico si ridusse considerevolmente, soprattutto perché diverse e intense suggestioni gli venivano dalla frequentazione di esponenti dell'avanguardia artistica come Braque, Picasso e Dubuffet, cui nel corso degli anni dedicherà alcuni saggi. P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura e linguaggio contemporanei hanno loro negato. Strumento primario di questa riforma dev'essere un linguaggio che, rinnegando codici interpretativi, antropocentrismo e astrazioni della poetica tradizionale, sia del tutto rapportato all'oggetto, del quale scopre ed evidenzia aspetti inediti e valenze insospettate ''giocando'' con affinità semantiche, con assonanze foniche, con indagini etimologiche. Ne deriverebbe la consapevolezza "della sostanziale profondità, della varietà e della rigorosa armonia del mondo", e fors'anche una nuova definizione dell'uomo e del suo rapporto con le cose: scoprire un aspetto sconosciuto delle cose equivale infatti a illuminare un angolo oscuro dell'animo umano, in quanto descrivere l'oggetto esterno porta di necessità a una definizione contestuale dell'emozione che esso suscita. Se dunque non sarà possibile penetrare e definire l'essenza dell'oggetto, si potrà almeno percepirne gli "armonici", che la scrittura poetica - definita objeu in quanto forma retorica perennemente rimessa in gioco, o proème in quanto composizione provvisoria - accerterà e descriverà via via in un'ininterrotta serie di avvicinamenti, ognuno dei quali dotato della stessa dignità attribuibile a un'opera finita in quanto tappa di uno straordinario work in progress, proteso alla conquista di una realtà sfuggente e però unica. (Treccani, Eugenio Ragni.)
P. NRF 1977 In-4° Tellière broché.
Edition originale sur papier d'édition après 95 grands papiers.
Paris Gallimard 1977 In-4, broché, couverture imprimée.Edition originale. Un des 36 premiers exemplaires numérotés sur vergé blanc de Hollande van Gelder. Neuf, non coupé.
Paris Gallimard 1977 In-4°, pp. IX, 361, brossura editoriale. Poeta e saggista francese, nato a Montpellier il 27 marzo 1899, morto a Parigi il 6 agosto 1988. Completò gli studi a Parigi dove, conosciuto J. Paulhan, trovò saltuario lavoro presso la casa editrice Gallimard. Nel 1926, assieme a un commento a liriche di Mallarmé, uscì la sua prima raccolta, Douze petits écrits. Nel 1930 aderì al surrealismo, impegnandosi politicamente, ma senza che l'orientamento marxista o gli estremismi del surrealismo esercitassero influenze di rilievo sulla sua opera. Per vivere, accettò un impiego presso le Messageries Hachette (1931-37), da cui venne licenziato per aver partecipato attivamente alle lotte sindacali. S'iscrisse al Partito comunista (ne uscirà nel 1947), vivendo dei proventi di assicuratore e dedicandosi intensamente a terminare Le parti pris des choses, forse la sua opera più importante, certamente la più conosciuta, che uscirà nel 1942. Negli anni dell'occupazione tedesca, P. partecipò attivamente alla Resistenza; ma a guerra terminata il suo impegno politico si ridusse considerevolmente, soprattutto perché diverse e intense suggestioni gli venivano dalla frequentazione di esponenti dell'avanguardia artistica come Braque, Picasso e Dubuffet, cui nel corso degli anni dedicherà alcuni saggi. P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura e linguaggio contemporanei hanno loro negato. Strumento primario di questa riforma dev'essere un linguaggio che, rinnegando codici interpretativi, antropocentrismo e astrazioni della poetica tradizionale, sia del tutto rapportato all'oggetto, del quale scopre ed evidenzia aspetti inediti e valenze insospettate ''giocando'' con affinità semantiche, con assonanze foniche, con indagini etimologiche. Ne deriverebbe la consapevolezza "della sostanziale profondità, della varietà e della rigorosa armonia del mondo", e fors'anche una nuova definizione dell'uomo e del suo rapporto con le cose: scoprire un aspetto sconosciuto delle cose equivale infatti a illuminare un angolo oscuro dell'animo umano, in quanto descrivere l'oggetto esterno porta di necessità a una definizione contestuale dell'emozione che esso suscita. Se dunque non sarà possibile penetrare e definire l'essenza dell'oggetto, si potrà almeno percepirne gli "armonici", che la scrittura poetica - definita objeu in quanto forma retorica perennemente rimessa in gioco, o proème in quanto composizione provvisoria - accerterà e descriverà via via in un'ininterrotta serie di avvicinamenti, ognuno dei quali dotato della stessa dignità attribuibile a un'opera finita in quanto tappa di uno straordinario work in progress, proteso alla conquista di una realtà sfuggente e però unica. (Treccani, Eugenio Ragni.)
1977 Paris, NRF Gallimard, 1977. Textes sur l'art, Braque, Picasso, Germaine Richier, Fautrier, Vulliamy, Giacometti, etc. Grand in-8 broché, 18 x 23,5 cm., 361 pp. Couverture un peu usagée, sans manque. Intérieur en très bon état, sans annotations ni soulignements.
P., N.R.F., 1977, in-4, br., 357 p. n.c., couv. rempl. Edition originale. 1/59 ex. num. sur vélin pur fil.
Phone number : 33 01 48 04 82 15
Gallimard 1977 1 vol. Broché petit in-4, broché, 365 pp. Edition originale. Couverture très légèrement poussiéreuse, sinon excellent état.
Gallimard 1977 (retirage de 2002), grand in-8 carré broché, 361 p. (très bon exemplaire) L'auteur du Parti pris des choses a fréquenté de nombreux ateliers d'artistes, notamment ceux de Picasso, Braque et Fautrier.
P., Gallimard, 1977, in-4, br., IX-361 pp. (CN61)
Édition originale.
Gallimard Couverture souple Paris 2011
Très bon Grand in-8. 361 pages. Textes sur l'art.
Paris, Gallimard; N.R.F., 1977. 1 vol. broché grand in-8 de IX-361-[4] pages. Couverture sable à rabats. Non coupé, rès belle condition.
Tiré à 95 exemplaires numérotés. Celui-ci un des 36 sur vergé blanc de Hollande Van Gelder (30). Tirage de tête. Edition originale.
In Empédocle n° 9, mars-avril 1950, in-8, br., également textes de Bernard Groethuysen (L’Homme mythique), Georges Hénein (La déviation), etc. Pré-originale du texte de Ponge, La Terre est l’un des Cinq Sapates publié en 1950 et illustrés par Georges Braque.
Phone number : 33 01 48 04 82 15
Lausanne Mermod 1947 In-8, broché, couverture imprimée.Edition originale. Tirage unique limité à 1500 exemplaires numérotés sur vergé chiffon.
Lausanne, Mermod, 1947. Gr. in-8°, 64-XVIIp. Broché, couverture rempliée.
Edition originale limitée 1/1500 exemplaires numérotés sur vergé (plus quelques exemplaires de Presse non numérotés, comme celui-ci). Bel exemplaire.
Lausanne, Mermod, 1947, in-8, br., couv. rempl., 80 p. Edition originale num. sur vergé chiffon (seul tirage), celui-ci en service de presse, envoi a.s. à Geneviève et Gaëtan Picon.
Phone number : 33 01 48 04 82 15
Lausanne, Mermod, 1947, in-8, br., non rogné, couv. rempliée, 62-XVI pp. (CN61)
Édition originale. Ex. numéroté sur vergé chiffon.Bel état.
1947 Lausanne, Mermod, 1947. Broché: 15,5 x 23 cm, 62-XIV-[6]. Edition originale. Un des 1500 exemplaires sur vergé chiffon (n° 161), seul papier. En parfait état.
Langue
Mermod Lausanne 1947 In-8 ( 230 X 155 mm ) de 62-XVI pages, broché sous couverture rempliée. Un des 1500 exemplaires numérotés sur vergé chiffon. Bon exemplaire, non coupé.
Centre Georges-Pompidou. 1977. Plaquette in-4° brochée. Couverture verte illustrée. 26 pages. E.O.
1/2.500 sur vergé de Lana. Texte de commande et de circonstance - pour l'inauguration du Centre Georges-Pompidou - dans lequel Ponge, non sans humour ni moquerie, se livre à une sorte de parodie de lui-même.
1977 plaquette grise (booklet) grand in-octavo, titre noir en long sur le dos (black longitudinally title on the spine), première de couverture rempliée imprimée et illustrée (front cover printed and illustrated), tranches lisses (edges smooth), exemplaire sur papier Vergé des Papetreries de Lana - tirage limité (limited edition), sans illustration (no illustration), 27 pages, 1977 à Paris Francis Ponge Centre Georges Pompidou,
édition originale (original edition) - bon état (very good condition)
P., Centre Georges Pompidou, 1977, in-4, br., couv. rempl., 26 p. Edition originale. 1/130 ex. de tête num. sur papier à la main du Moulin de Larroque.
Phone number : 33 01 48 04 82 15
Paris Centre Georges Pompidou 1977 1 vol. broché in-4, broché, couverture rempliée, 25 pp. Édition originale de ce beau texte composé par Francis Ponge pour l'inauguration du Centre Georges Pompidou. Un des 130 exemplaires de tête numérotés sur papier à la main du Moulin de Larrocque.
éd. Gallimard 1961 in-8 br., T.1 Lyres, T.2 Méthodes (petites rousseurs sur le premier plat), T.3 Pièces, édition originale, exemplaire numéroté sur vélin pur fil Lafuma-Navarre (2e papier), les 3 volumes, non coupés
Paris Gallimard 1961 2 vol. broché 2 vol. in-8, brochés, 182 et 302 pp. Première édition collective en service de presse avec un envoi de l'auteur dans le premier tome : "à Georges Bataille, en amical hommage. Francis Ponge." Feuillet d'errata joint au premier tome. Réunion des deux premiers volumes (sur trois).