LE TERRAIN VAGUE. 1960. In-8. Broché. Etat d'usage, Couv. défraîchie, Dos frotté, Intérieur frais. 202 pages.200 dessins en noirs et blanc dans et hors texte. Quelques notes en marge du texte, sur les contre plats et la page de faux titre.. . . . Classification Dewey : 840.091-XX ème siècle
Reference : R160204965
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Léon Ganivet. 1951. In-8. Relié. Bon état, Couv. convenable, Dos satisfaisant, Intérieur frais. XC + 191 pages augmentées de nombreuses illustrations en noir et blanc,dans et hors texte.. . . . Classification Dewey : 840.05-XVIII ème siècle
Reproduction de l'édition de 1845 - Exemplaire n°1766/4000 sur bouffant alfa. Classification Dewey : 840.05-XVIII ème siècle
Le club français du livre. 1968. In-32. Broché. Bon état, Couv. convenable, Dos satisfaisant, Intérieur frais. 192 pages augmentées de 200 dessins par Edouard de Beaumont en noir et blanc dans et hors texte. Signet conservé. Ex. libris de Pierre Sevestre.. . . . Classification Dewey : 94.41-Editions numérotées (gros tirage)
Ex. n°4715/5000. Classification Dewey : 94.41-Editions numérotées (gros tirage)
Paris, Le Terrain vague, 1960, in-8 broché, 292 pp. Illustrations in et hors-texte par Edouard de Beaumont (200 dessins). Reprint de l'édition originale. Couverture en bon état, intérieur en très bon état.
Paris, Ganivet, 1845. In-8, demi-chagrin noir, dos à quatre nerfs (légèrement déformé), orné de filets et caissons dorés, tranches marbrées, XC-192 pages, portrait l'auteur en taille-douce, 6 gravures hors texte sur bois reproduisant les figures de l'édition originale et 200 vignettes d'Edouard de Beaumont en premier tirage. Edition originale de l’étude de Nerval (84 pages). Des rousseurs éparses.
Paris Léon Ganivet 1845 In-8° (223 x 135 mm), pp. LXXXIV, 192, ritratto dell'autore in antiporta e 200 disegni nel testo incisi in legno di Edouard de Beaumont, 6 tavole f.t. della prima edizione. Bella ed elegante legatura in marocchino rosso firmata Reymann Domont, dorso a 5 nervi con titolo e fregi in oro al dorso, ai piatti 7 cornici lineari impresse in oro formano un elegante motivo geometrico, dentelle interna e tagli in oro. Brossure editoriali conservate. Alla sguardia del piatto anteriore sono appplicati tre differenti ex libris di diversi soggetti ed epoche. Prima edizione con lo studio di 80 pagine di Gerard Nerval. La vicenda si svolge tra Napoli (durante la dominazione spagnola), Venezia e l'Estremadura. Alvaro, un giovane capitano spagnolo delle guardie del re, in una serata di bevute, incontra un commilitone che lo introduce ai misteri dell'occultismo e con il quale invocherà Belzebù. Il diavolo coglierà l'occasione per impadronirsi dell'anima del giovane e, assumendo le sembianze corporee di una bellissima giovane, Biondetta, tenterà con ogni arte seduttrice di farlo cadere in tentazione carnale. Ma Biondette s'innamora e ora vuole sedurre il giovane non solo per dovere "professionale" ma per amore naturale, e lo segue a Venezia mettendosi al suo servizio sotto le sembianze di un paggio, Biondetto. Seguono diverse vicessitudine che portano infine alla vittoria del diavolo. Alvaro si risveglia nel delirio, incerto che la visione notturna fosse reale o solo un sogno. Prima opera fantastica della narrativa francese moderna, Le Diable amoureux del 1772 segue di soli otto anni il primo romanzo gotico, The Castle of Otranto di Horace Walpole, 1764 La lunga introduzione di Nerval pubblicata per la prima volta in questa edizione del 1845 dall'editore Ganivet ( tra l'altro le diable amoreux è l'unica opera firmata Ganivet) tratta di un profilo biografico, intellettuale e letterario di Cazotte. Nerval considera l'autore del Diable come "le poète qui croit à sa fable, le narrateur qui croit à sa légende' sottolineando il contrasto tra questo atteggiamento e quello di altri scrittori settecenteschi, quali Montesquieu, Diderot e Voltaire, che avevano prodotto con successo racconti in cui entrava in gioco il soprannaturale, ma considerandoli come pure invenzioni, secondo lo spirito dell'epoca, portato a divertirsi dei frutti di un'immaginazione fervida purché essi rimanessero nei limiti tradizionali dei racconti di fate e delle pantomime d'opera. Il racconto ricco di descrizioni dettagliate e di bellissime illustrazioni pregne di simbolismi e analogie. In una tavola viene rappresentato in versione opportunamente blasfema dato il contesto diabolico, il tema artistico sacro dell'Annunciazione: alla finestra con l'Arcangelo e la luce che fiotta sulla stanza di Maria si contrappone il lucernario del diavolo in un'atmosfera ombrosa e sinistra; all'attività di Gabriele che si presenta per portare un messaggio fa da negativo la passività di Belzebù, chiamato dall'evocatore; e così via. Non sappiamo ovviamente se e quanto la provocazione sia voluta, ma Le Diable amoureux in effetti annunzia una nuova dialettica, potremmo dire una nuova economia (non teologica ma letteraria) tra l'uomo e un interlocutore metafisico - in questo caso il diavolo. (Franco Pezzini) Carteret, 1801-1875, III, p.135. Vicaire II 147; PICHOIS, Claude - BRIX, Michel, Dictionnaire Nerval Du Lerot, 2006, p.92