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‎Carta.‎

‎CARTA COROGRAFICA DEGLI STATI DI S.M. IL RE DI SARDEGNA.‎

‎Data in luce dall'Ingegnere Borgonio nel 1683, corretta ed accresciuta nell'anno 1772. Torino, 1772. Grande carta geografica inc. in rame, con i confini colorati, formata da 4 parti (ciasc. di cm. 100 x 123,5) montate su tela moderna e pi volte ripiegate. In basso a destra porta la firma "Jacobus Stagnonus incidit Taurini 1772"; a sinistra il titolo inserito in un bel cartiglio sormontato da un'aquila. In alto a dx raffigurata la Rosa dei Venti e in basso, sempre a dx, alcuni vascelli che percorrono il Mare Mediterraneo. Monumentale carta degli Stati Sardi (di cm. 200 x 247), realizzata in 25 rami di cui 18 corretti e incisi da Stagnone e 7 originali di Borgonio, che confinano: a Nord con il Cantone di Vaud, il Canton Berna, i Grigioni e la Valtellina; a Sud con la Riviera Ligure sino a La Spezia; a Est con l'intero territorio Bergamasco e parte del Piacentino; a Ovest con la Francia.Durante il regno di Carlo Emanuele III, l'annessione da parte degli Stati di Savoia di una zona del Ducato di Milano esigeva una nuova carta corografica che tenesse conto dei recenti confini, soprattutto ad oriente. Il sovrano, consapevole dell'importanza della topografia militare, costitu nel 1738 l'Ufficio degli Ingegneri Topografi, unitamente a un archivio delle carte topografiche e dei rami incisi. Queste raggiunsero una entit tale che nel 1762 fu creato un dipartimento apposito alla cui direzione venne preposto l'ingegnere topografo Vittorio Boasso.. Il fatto che la riedizione della carta di Borgonio del 1772 non sia stata firmata da un autore ma solo dall'incisore Jacopo Stagnone, fa pensare che sia frutto di un lavoro di gruppo. Pi precisamente la sua stesura dovuta all'opera di revisione compiuta dagli ingegneri topografi dell'Ufficio di Corte, fra cui citiamo Antonio Durieu, Giovanni Castellino, Vittorio Boasso e Amedeo Galletti. Stagnone ne fu solo l'incisore, anche se la carta spesso a lui attribuita e perci conosciuta come "Carta di Stagnone". Talvolta in modo erroneo chiamata semplicemente "Carta di Borgonio", il che ha creato confusione con la vera "Carta di Madama Reale". realizzata da Borgonio del 1680.. La carta di Stagnone un completo rifacimento con elementi innovativi fondamentali. Il disegno delle montagne, pi morbido e pittorico in Borgonio, diventa ora pi schematico evidenziando meglio i solchi vallivi. Gli errori di Borgonio per la zona del Monte Bianco e della Valsesia vengono corretti: finalmente il Monte Rosa, che non compariva sulla carta di Borgonio, ben posizionato, con le valli valdostane e piemontesi correttamente disposte.. La carta di Stagnone fu ampiamente richiesta e sembra ne siano state tirate 500 copie, numero notevole per l'epoca. I rami furono requisiti dai Francesi nel 1798 e portati a Parigi, dove servirono per ricavarne degli esemplari da distribuire ai comandi militari che operavano in Italia. L'ultimo importante impiego militare lo ebbe durante la preparazione della II Campagna d'Italia da parte dei Francesi: risulta che fu usata da Napoleone per la strategia della Battaglia di Marengo, proprio per la ricchezza di particolari inerenti i percorsi stradali e la dettagliata indicazione dei corsi d'acqua.. In seguito ai trattati del 30 maggio 1814 e del 20 novembre 1815, i rami vennero restituiti al governo sardo.. Si concludono cos, dopo quasi 150 anni le vicende dell'opera cartografica di Giovanni Tomaso Borgonio, determinante per la cartografia degli Stati di Savoia, da non considerare a carattere regionale ma da annoverare tra le grandi opere di cartografia italiane, mentre Borgonio pu essere considerato il primo topografo militare. (Cfr. Aliprandi Le grandi Alpi nella cartografia, 1482-1885,I, pp. 108-113).La carta (contenuta in un astuccio in cartonato moderno) presenta qualche lieve alone e tracce di inchiostro sul cartiglio, ma certamente un buon esemplare.‎

‎CARTA TOPOGRAFICA DEL REGNO LOMBARDO-VENETO.‎

‎Costrutta sopra misure astronomico-trigonometriche ed incisa a Milano nell'Istituto Geografico Militare dell'I.R. Stato Maggiore Generale Austriaco. si vende da Ferdinando Artaria e Figlio, Milano, 1833-1856. In-8 (mm. 230 x 155), 2 astucci in cartonato mod., titolo oro su tassello al dorso, contenenti 42 carte topografiche, telate e ripiegate, ciascuna (mm. 465x700) suddivisa in 10 riquadri rettangolari contrassegnati dalle lettere A / H, e cos composte:1 astuccio: 21 carte contrassegnate A / D, cos suddivise ed evidenziate con nomi di localit:- A-2: M. S. Gottardo con il Prospetto dei fogli della carta topografica del Regno Lombardo-Veneto A-B-C-D (in italiano e tedesco).- A-3: (Lago Maggiore) Luino con 2 tabelle Riparto territoriale. Pubblici stabilimenti.- A-4: (Lago Maggiore) Sesto Calende con 3 tabelle Fiumi e canali navigabili. Laghi.- A-5: Novara con 2 tabelle Punti trigonometrici. Elevazioni.- B-2: M. Spluga - Chiavenna /// B-3: (Laghi di Lugano, di Como e di Lecco) Lugano. /// B-4: Como - Monza. /// B-5: Milano - Lodi. /// B-6: Voghera - Pavia. - C-1: Zernetz - Livigno /// C-2: Puschiavo - Tirano /// C-3: Sondrio /// C-4: Bergamo /// C-5: Crema - Brescia /// C-6: Piacenza - Cremona.- D-1: Glurns /// D-2: Bormio /// D-3: Edolo /// D-4: (Lago di Garda) Sal /// D-5: (Lago di Garda. F. Chiese e Mincio) Peschiera /// D-6: Mantova.2 astuccio: 21 carte contrassegnate E / H:- E-1: Foglio del titolo: Carta topografica del Regno Lombardo-Veneto.. pubblicata nell'anno 1833, rettificata nell'anno 1856 (testo italiano e tedesco), con bellissima vignetta incisa al centro della carta.- E-2: Spiegazione dei segni. Nota sulla costruzione della carta (testo in italiano e in tedesco).- E-3: (F. Adige) Trento - Asiago /// E-4: (F. Brenta) Vicenza /// E-5: (Fiume Adige) Verona /// E-6: (Fiume Po) Legnago.- F-1: Auronzo /// F-2: Agordo /// F-3: Feltre - Belluno - Ceneda /// F-4: (F. Piave) Bassano - Treviso /// F-5: (F. Brenta) Padova - Venezia - Chioggia /// F-6: Rovigo - Adria.- G-1: (F. Gail) Mauthen - Paluzza /// G-2: Tolmezzo - Gemona /// G-3: (F. Meduna, Tagliamento) Pordenone /// G-4: (F. Livenza) Portogruaro /// G-5: Litorale del Cavallino (ma la maggior parte della carta occupata da annotazioni sulla laguna di Venezia) /// G-6: Bocche del Po (la maggior parte della carta occupata da 2 tabelle: Punti trigonometrici. Elevazioni.- H-2: Pontebba - Tarvis - Faedis con Prospetto dei fogli della carta topografica del Regno Lombardo-Veneto componenti il Governo di Venezia E-F-G-H (in italiano e tedesco) /// H-3: (F. Isonzo) Udine - Palina - Gorizia con 2 tabelle Riparto territoriale. Pubblici stabilimenti /// H-4: Grado con 2 tabelle Fiumi e canali navigabili.Carte con solo lievi fiorit., altrimenti la raccolta ben conservata..‎

‎Historia de Gentibus septentrionalibus, earumqve diversis statibus, conditionibus, moribus, ritibus, superstitionibus, disciplinis, excercitiis, regimine, victu, belleis, structuris, instrumentis, ac mineris metallicis, & rebus mirabilibus, necnon uni... - [THE LARGE COMMENTARY TO ""CARTA MARINA""]‎

‎Romae, (Colophon: Apud Ioannem Mariam de Viottis Parmensem, in aedibus Birgitttae), 1555. Folio. Bound to style in later (around 1950) full vellum with 4 raised bands to spine. Endpapers renewed. Old owners name on foot of titlepage. 42 unnumb. leaves + 815 pp. (p. 815 is the full page woodengraved printers device, verso blank). With 472 fine woodcuts in the text, the greatest part measuring 59x93 mm, a few half-page and some 1/3-page, among these the full-page map over Scandinavia (the smaller sized ""Carta Marina""). Only few scattered brownspots, probably lightly washed by the rebinding. From ab. p. 500 the upper margins have some faint dampspots, which on ab. 25 leaves has left some small loss of paper, and on a few places the loss of a letter in the caption title, but everywhere professionally repaired with paperpulp where needed.‎

‎First edition of Magnus' great work, which constitutes the first larger geographical-ethnographical description of Scandinavia and one of the most important sources on the customs of the Northern peoples and daily life in the 16th century.""Olaus Magnus (1490-1557) was the last Catholic archbishop of Sweden, which he left in 1524. This book is still one of the most importent sources on Northern customs and daily life of the time. The artist of the wood-cuts is unknown but most of them are made after drawings by the author. 13 editions were published in 16th century and several in the following, comprising translations into Dutch, French, German, Italian and lastly into Swedish. The history was intended to expand the information in the large map, ""Carta marina"", which Olaus Magnus published in venice in 1539, and of which only one copy was known, until a second was discovered in 1962 and acquired by the University Library of Upsala."" (Swedish Books 1280-1967, no.18).Collijn 2, pp. 221-7. - Sabin, 43830.In reality, this famous work is a large commentary with notes to Olaus Magnus' famous map, the ""Carta Marina"", which he published in Venice in 1539, of which only two copies are known. The Carta Marina (""Map of the Sea"" or ""Sea Map""), is the earliest map of the Nordic countries that gives details and place names. Only two earlier maps of Scandinavia are known, those of Jacob Ziegler and Claudius Clavus. The ""Carta Marina"" is reproduced here in smaller size.The woodcut illustrations and views are of the greatest importance to the cultural history of the Nordic countries, as they illustrate the religions, folklore, occupations, as well as the geographies, fauna etc. of the Scandinavian people. They have since been reproduced a number of times. The artist is not known, but they are probably carved after sketches by Olaus Magnus himself. Swedish Books 1280-1967, No. 18. - Collijn ""Sveriges Bibliografi intill År 1600"", II: p. 221 ff. - For ""Carta Marina"" see Ginsberg ""The History of the Nordic Map"": 33.‎

‎NUOVA CARTA GEOGRAFICA, COMMERCIALE ED INDUSTRIALE DELL'EUROPA.‎

‎Indicante le divisioni politiche e fisiche degli Stati, la distribuzione geografica degli animali, e vegetabili, e minerali, non che i porti e le citt di commercio, luoghi fortificati, strade ferrate, ed il corso dei battelli a vapore. Vallardi, Milano, 1885. Grande carta geografica a colori dell'Europa (di cm. 62 x 89,5), disegnata da F. Naymiller ed incisa da Gio. Prada, montata su tela e divisa in 21 riquadri. Sul lato sinistro figurano le seguenti tabelle: Ripartizione dell'Europa - Altezze principali dei punti culminanti in metri - Altezze delle principali Cascate de' fiumi, in piedi di Parigi - Altezze di alcuni edifizi al di sopra del suolo, in piedi parigini. Nella parte bassa: Confederazione germanica - Dimensione dell'Europa - Spiegazione dei segni.La carta, pi volte ripiegata, e posta in un astuccio coevo (di cm. 21,5x13,5), ben conservata.‎

‎CARTA TOPOGRAFICA DEI CONTORNI DI MILANO.‎

‎Disegnata ed incisa nell'Istituto Geografico di Milano dell'I.R. Stato Maggiore Generale. Milano, s.d. (1840 ca.). Importante carta topografica dei dintorni di Milano (di cm. 107,4 x 165), incisa in rame e in b.n., suddivisa in 9 fogli (cm. 35,8 x 55 cad.), montati su tela, ciascuno ripartito in 9 riquadri.I fogli che la compongono sono i seguenti:- "Gallarate". Sono evidenziati: Mezzana - Castano - Busto Arsizio - Turate.- "Monza": Saronno - Lainate - Usmate - Agrate.- "Trezzo": Osnago - Vimercate - Zanica - Cologno.- "Abbiategrasso": Gallarate - Trecate - Pregnana - Vermezzo.- "Milano": Rho - Gaggiano - Pioltello - Cannobbio.- "Treviglio": Gorgonzola - Paullo - Bariano - Sergnano.- "Vigevano": Borgo Lavezaro - Mortara - Coronate - Motta Visconti.- "Melegnano": Rosate - Bereguardo - Dresano - Caselle.- "Lodi": Mulazzano - Lodivecchio - Crema - Moscazzano.La carta, contenuta in astuccio editoriale in cartone, molto ben conservata.‎