Vol. I. Sviluppo, forma e vita del corpo umano. Traduzione dei Proff. G. e R. Canestrini. Utet, Torino, 1890-1892. In-8 gr., solo primo volume (su 2), elegante legatura in mz. pelle con ang. (qualche lieve abras.), dorso a cordoni con fregi e titolo oro, pp. XII-650; ben illustrato nel t. da 316 incisioni e, f.t., da 24 tavole litografate a colori, con numerose figure, ampiamente descritte per lo pi a fronte, su una velina.Questa prima parte, introdotta da uno sguardo generale alla struttura ed agli apparati del corpo umano', contiene: Fasi dello sviluppo (L'uovo quale organismo indipendente. Fecondazione e sviluppo dell'uovo. La formazione dell'embrione fino al suo concepimento. Mostruosit naturali e artificiali della figura umana) - Gli organi inferiori (Cuore e sangue. Gli organi della depurazione sanguigna e loro attivit. La digestione. Nutrizione, sostanze alimentari, calore animale. L'ossatura e i suoi movimenti. Muscoli e movimenti muscolari) - Gli organi superiori (Microscopia fisica e chimica del sistema nervoso. La formazione del cervello e del midollo spinale. Gli organi dei sensi e gli apparati della favella).Solo qualche lieve fiorit. o picc. strappi margin., altrimenti esemplare ben conservato. .
Reference : 34032
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Torino, Guibert Orgeas, 1774. Un volume de 169x108 mm, de 348 et 288 pages. Reliure plein veau brun. Coiffes manquantes, mors frottés et fendillés, coupes et coins frottés. Dos à 4 nerfs, frotté, avec pièces de titre et de tomaison bordeaux. Intérieur avec marges intérieures avec rousseurs. 1er feuillet vierge avec manque de 15% du papier en marge inférieure. Intérieur correct avec défauts d'usage et rares rousseurs.Au sommaire : Tomo XV : L'Uomo Prudente - Il Giuocatore - La Putta Onorata - La buona Moglie. Tomo XVI : La Donne Gelose - L'Uomo di Mondo - La Madre Amorosa - Il Prodigio.Torino, Guibert Orgeas, 1774. Volume di 169x108 mm, 348 e 288 pagine. Legatura completa in pelle di vitello marrone. Cappucci mancanti, mascelle sfregate e screpolate, tagli e angoli sfregati. Torna con 4 nervi, strofinato, con titolo bordeaux e numeri di volume. Interno con margini interni con foxing. 1 ° foglio bianco con il 15% mancante della carta nel margine inferiore. Interni corretti con difetti di utilizzo e rari arrossamenti.Contenuti: Tomo XV: L'Uomo Prudente - Il Giuocatore - La Putta Onorata - La buona Moglie. Tomo XVI: La Donne Gelose - L'Uomo di Mondo - La Madre Amorosa - Il Prodigio.
Correct avec reliure modeste et solide.
Torino Unione Tipografica Editrice 1890 In-8°, pp. VI, 284, 7 tavole f.t in eliotipia, 21 illustrazioni nel testo, legatura in tela editoriale con titolo in oro al dorso e decoro in oro al piatto superiore. Traccia di umidità al margine superiore della legatura. Il saggio di Darwin, 'L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli altri animali' uscì un anno dopo l'Origine dell'uomo, nel 1872 ed ebbe un immediato successo di pubblico. Agli inizi del XIX secolo, la teoria psicologica predominante era l'associazionismo: la mente è una tabula rasa sino a quando non riceve delle impressioni dai sensi; queste, depositandosi nella memoria e associandosi fra loro, vanno a costituire la nostra vita mentale. Darwin, invece, tentò di spiegare i meccanismi cognitivi animali e umani, estendendo la teoria dell’evoluzione per selezione naturale ai substrati biologici della cognizione. Si trattava di un programma scientifico interdisciplinare completamente nuovo che nel Novecento porterà alla nascita e allo sviluppo dell'etologia e delle neuroscienze. Nel saggio, l'autore fornisce dei dati atti a dimostrare che le espressioni dell'uomo, come degli altri animali, sono innate, sono un semplice prodotto dell'evoluzione, per cui molte espressioni che denotano paura, rabbia, stupore si ritrovano invariate non solo in uomini di diversa estrazione culturale o appartenenti a civiltà diverse, ma anche, in primati non umani o in altri animali; il fatto che il riso, ad esempio, sia molto simile nell'uomo e nello scimpanzé testimonia un'origine comune fra le due specie. Ma anche dal punto di vista metodologico il libro è di una sorprendente modernità: il primo a fare ricorso estesamente alla fotografia per scopi scientifici e il primo a basarsi su sondaggi prestampati, pratica ormai comune negli studi di psicologia. All’epoca le illustrazioni fotografiche venivano inserite nelle pagine del libro con un procedimento lungo che faceva lievitare i costi di pubblicazione. Darwin cercò tra i vari fotografi londinesi suggerimenti e metodi alternativi per riprodurre le fotografie e si ricordò di aver posato per un ritratto nel 1868 per il fotografo Ernest Edwards. Edwards aveva sviluppato un metodo di riproduzione fotomeccanica detto eliotipia che a differenza delle comuni stampe fotografiche permetteva la produzione in serie delle immagini che potevano così essere rilegate direttamente con le pagine del testo. L’uso dell’eliotipia riduceva di molto i costi di produzione e permise a Darwin di includere un numero senza precedenti di tavole fotografiche e soprattutto di non affidarsi ad artisti che copiassero a mano le fotografie su lastre litografiche. Si scopre qui il Darwin della piena maturità, per metà scienziato e per metà filosofo, innovatore rivoluzionario eppure cauto, sempre attento a fondare su basi empiriche più che salde le sue speculazioni.
(Antropogeografia). Tradotta da Ugo Cavallero. Principi d'applicazione della scienza geografica alla storia. Bocca, Torino, 1914. In-8, mz. pelle con ang. (lievi abras.), dorso a cordoni con fregi e titolo oro, pp. XXIII,596. Terza edizione (la prima del 1882).L'opera, divisa in sette parti, tratta: Compiti e metodi della geografia dell'uomo (L'uomo e l'ambiente. I popoli ed il loro territorio. La storia e la geografia dell'uomo. Compiti e metodi della geografia dell'uomo) - Il movimento storico (La mobilit dei popoli. Specie e intensit dei movimenti etnici. Origine e direzione dei movimenti etnici e vie ch'essi percorrono. Le migrazioni e il differenziamento etnico) - Giacitura ed ampiezza (Posizione geografica. Estensione superficiale) - I confini dei popoli - La superfice terrestre - Il mondo organico (Regno vegetale e regno animale) - Il clima.Solo occhietto con angolo mancante, macchie e firma di apparten.; pagine leggerm. ingiallite per la qualit della carta, altrimenti esemplare ben conservato.
2007 2007. Albert Burkhardt Missionario Uomo di Dio: Toi Vai ( Jm Ribay / R Redon La descrizione di questo articolo è stata tradotta automaticamente. Se hai dubbi o domande ti invitiamo a contattarci. tascabili 208 pagine di Jean Marie Ribay e Rebecca Redon in OTTIME CONDIZIONI completo e solido senza strappi o annotazioni interni puliti pochissime pieghe sulla copertina Albert Burkhardt incarnava una grande figura missionaria del 20 ° secolo all'interno della Francofonia Il frutto del suo lavoro è impressionante Centinaia di chiese in Ciad nella Repubblica Centrafricana in Congo ma anche un lavoro umanitario in India e naturalmente il Centro di addestramento missionario della porta aperta a Chalon-sur-Saône. In un mondo in costante sconvolgimento ha saputo cambiare il suo temperamento come pioniere e uomo di visione. Lo vediamo a suo agio durante interminabili tour di evangelizzazione a cavallo nelle remote regioni del Ciad come nei raduni in uno stadio. Conosciuto come un go-getter un uomo di fede e impegno senza sconti ha dato una vera costruzione al lavoro missionario. La sua vita semplice e generosa rimane una fonte di ispirazione per tutti coloro che amano l'opera di Dio fino ai confini del mondo. invio in Mondial Relay per Francia e Belgio (con follow-up verso un relè); per altri paesi invio in economia fino a 25 euro di acquisti oltre all'invio in colissimo internazionale colossalmente più costoso nessuna invio per DOM TOM per la Francia l'invio è sempre possibile dall'ufficio postale in colissimo ma è più costoso o anche molti libri nel mio negozio ;per la Francia e il Belgio se altri acquisti vengono aggiunti a questo ordine i costi di spedizione aumentano molto poco se non del tutto ; in questo caso chiedimi la fattura correttiva dopo l'ultimo acquisto. Perlenbook company n ° Siret 49982801100010. Esca RCS Tgi 499828911 N ° GESTION 2007 A 111. Creato da eBay
Très bon état
In Genova stamperia de' cittad. Domenico Porcile, e C. anno II. della Repubb. Ligure 4 voll. in due tomi in-16°, pp. 313, (1); 264; 234; 207, (errore di numerazione da pag. 196 fino alla fine nel terzo volume), legatura in mezza pergamena, titolo e fregi impressi in nero al dorso. Firma di possesso al frontespizio e tibro privato. Rara prima edizione italiana. Affascinante esemplare copiosamente annotato, studiato e commentato, anche con fogli interfoliati, da Giacomo Gera di Intra nel 1812. Romanzo utopico originalissimo, in cui si specchia, per molti versi, l’età illuministica nel suo complesso. Si tratta di un romanzo filosofico che si inscrive nel filone dell’utopia: si immagina che un uomo discuta animatamente con un amico filosofo circa la giustizia di Parigi. Dopo la discussione, l’uomo sprofonda nel sonno: si risveglierà solo nel… 2440. La Parigi del 2440 è in tutto e per tutto migliorata: il sistema della giustizia è stato ripensato, lo spazio pubblico riorganizzato, il clero è sparito (e così pure le prostitute, la schiavitù, le tasse, il caffè, il tabacco, il the, gli eserciti), gli eccessi di ricchezze e povertà sono stati soppressi, ovunque domina la razionalità, secondo un sogno tipicamente illuministico. L’anno 2440 è un’opera innervata dal pensiero illuminista soprattutto per l’idea che essa propugna del futuro, inteso come uno spazio aperto in cui si attuerà un progresso illimitato. Nella Parigi del 2440 tutto è migliorato, la società è andata incontro a un inarrestabile progresso. Secondo un’idea tipicamente illuministica, la verità sta nel futuro, il passato è costellato da errori e da superstizione. Ma l’aspetto che, più di ogni altro, rende originale l’opera di Mercier è il particolare tipo di utopia che essa tratteggia. Essa è significativa nell’ambito della letteratura dell’utopia perché è la prima, a porre l’utopia lontana nel tempo e non nello spazio, come era stato fatto fino ad allora da Moro da Tommaso Campanella ne La città del sole e da Francesco Bacone ne La nuova Atlantide, da Moro a Bacone il modello della società utopica è situato in uno spazio altro, in un altrove lontano ma contemporaneo. Con Mercier l’utopia diventa ucronia: da non-luogo diventa non-tempo. La sua città ideale, infatti, non è situata in una città lontana e difficilmente raggiungibile; al contrario, la città al centro dell’opera di Mercier è la stessa Parigi, considerata però a distanza di secoli, in un futuro remoto e gravido di progresso. Il progresso è il vero protagonista dell’opera di Mercier. Il pensatore francese proietta nel futuro un modello di società giusta e razionale, convinto che nel percorso temporale che separa il 1700 dal 2440 il processo storico lo andrà necessariamente realizzando.