Roloff Beny était un photographe canadien renommé qui a documenté de nombreux aspects de la culture, de l'art et de l'architecture en Italie et dans d'autres parties du monde. Sa carrière de photographe a duré plusieurs décennies, principalement au milieu du XXe siècle. Beny est surtout connu pour son travail photographique en Italie, où il a capturé de manière magistrale les paysages, les monuments historiques, les villes et les œuvres d'art du pays. Certaines de ses photographies les plus célèbres sont celles de Venise, Rome, Florence et d'autres villes italiennes emblématiques. Son livre intitulé "Italy" (Italie), publié en 1960, est un ouvrage majeur qui présente son travail photographique sur l'Italie. Ce livre a contribué à populariser l'art de la photographie documentaire et a été largement salué pour sa beauté esthétique et sa capacité à capturer l'essence de l'Italie. En plus de son travail en Italie, Roloff Beny a réalisé des photographies dans d'autres pays, notamment l'Égypte, la Grèce, le Canada et d'autres destinations à travers le monde. Son œuvre photographique a contribué à la préservation visuelle de la culture et de l'histoire de nombreuses régions du monde. Roloff Beny était un artiste important dans le domaine de la photographie documentaire, et ses images continuent d'inspirer et de fasciner les amateurs de photographie et les amateurs de culture italienne et internationale. Fort volume 31x28, très nombreuses photographies, texte en Italien, 425pp Mondori Editore. 1980
Reference : CZC-10967
Livres anciens & Autographes
M. Pascal Poidevin
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c.1808 31.5 x 20.5 cm (cuvette) - 32.5 x 25 cm (feuille) , contrecollé en partie droite sur support. Salissures. Petites taches d'encre.
Gravure espagnole figurant l'Empereur des français et roi d'Italie, dédié à François de Beauharnais, frère aîné d'Alexandre de Beauharnais, premier époux de l'impératrice Joséphine. Rallié à l'Empire, il devient ambassadeur en Étrurie puis en EspagneAvant de subir une disgrâce, pour avoir pris des intérêts auprès du prince des Asturies contre le ministre Godoy, contrairement aux poistions de Napoléon, qui le rappelle et l'exile dans ses terres en Sologne."Dibujado por Mr Ysabey - Grabado por Miguel Gamborino 1808. - Dedicado al Exmo Sr. D. Francisco Beauharnois, Embassador de Francia, Enviado extraordinario y Ministro Plenipotenciario de S.M.Y. y Rey de Italia cerca de S.M.C, Gran dignidad de la Orden de la Corona de Hierro, de la Legion de Honor, Miembro de las Academias de Tortona y Florencia &c. &c." Gravée par Miguel Gamborino (1760-1828). Elève de l'Académie de San Carlos à Valence. - - VENTE PAR CORRESPONDANCE UNIQUEMENT
Lingua italiana, Einaudi, Gli struzzi, 2002, 622 pp., tascabile, passaggi sottolineati a matita, buono stato.
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Minuit, Critique, n° 447-448, août-septembre 1984, pp. 570-754, broché, couverture un peu défraîchie, état correct.
Contient: Jean Piel: Introduction. - Alberto CAPATTI: Malaise dans l'édition. - Philippe RENARD: Umberto Eco gagne son défi. - F.M.R.: L'exploit d'un petit éditeur (entretien avec Franco Maria RIcci). - Mario FUSCO: La dernière voix d'Elsa Morante. - Claude AMBROISE: Leonardo Sciascia : teatro della memoria. - Jacqueline RISSET: Edoardo Sanguineti ou : ce lapsus qui nous habite. - Stefano AGOSTI: Lettre sur l'expérience de Gianfranco Contini. - Andrea ZANZOTTO: Autoportrait. - Philippe di MEO: Cercle, vacuum, très riche nihil. - Giovanna ANGELI: Cinéma : présent et futur. - Chantal THOMAS: Visconti et Fellini : deux grands cinéastes qui ne se ressemblent pas. - Georges BANU: Le filtre d'amour. Le théâtre italien en France. - Patrizia LOMBARDO: Piazza d'Italia : l'architecture d'Aldo Rossi. - Eric DARRAGON: Au pays de la transavant-garde. - Charles LUCET: Les régions italiennes. - Luigi MASCILLI MIGLIORINI: Pour une histoire européenne du Mezzogiorno. - Vittorio UGO: Cosa/casa : italian design. - Robert MAGGIORI: E la filosofia ? - Notes par Jean-Michel GARDAIR et Claude PERRUS.
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Data in luce da Fabio suo figliuolo. impensis ipsius Auctoris (ma Ferroni), Bononiae, 1620 (ma 1630). In folio (mm. 425 x 288), p. pergamena moderna con legacci, 4 cc.nn. (compreso il bel frontespizio inc. in rame da Oliviero Gatti, e l'Indice), 24 pp.num. (di descrizione generale dell'Italia), con 61 carte geografiche dedicate agli stati italiani, pure inc. in rame e a doppia pag. [salvo 2 a una pag. (Territorio Cremasco - Il Cadorino) e 1 in quarto' (Elba isola)]. L'opera è dedicata da Fabio Magini a Ferdinando Gonzaga, Duca di Mantova e di Monferrato. Al verso della 4a c.nn. si ha la scritta: In Bologna, MDCXXX, presso Clemente Ferroni.La prima edizione si pubblicò nel 1620 a Bologna, per Sebastiano Bonomi; le edizioni successive recarono al frontespizio la data dell'edizione originale portando invece al verso della 4a carta la data reale."Seconda edizione" di questo celebrato Atlante.Cfr. Almagià L'Italia di G.A. Magini (1922), p. V: La più vasta e importante opera cartografica sull'Italia.. messa insieme dall'astronomo padovano Giovanni Antonio Magini (1555-1617) e a p. 7: Ristampa che porta il nome dello stampatore bolognese Clemente Ferroni.. Il Ferroni dovette poi, negli anni successivi, continuare a dar fuori l'opera, perchè se ne hanno molteplici esemplari ma senza più la data 1630 e accresciuti invece di un ritratto del Magini.. Il testo della descrizione dell'Italia è ovunque il medesimo, e quel che più importa, le carte sono sempre identiche e riprodotte sempre dagli stessi rami. Cat. Piantanida,1350: "Atlante rinomato e pregiato al quale l'A. dedicò gran parte delle sue fatiche nell'ultimo ventennio della sua vita.. egli preparò carte in gran parte originali, delineate cioè in base a rilievi ufficiali fatti eseguire dai vari governi italiani e che egli riuscì a procurarsi per il benevolo interessamento dei Gonzaga. Il lavoro di raccolta, di coordinazione, di revisione e di disegno e incisione non fu molto semplice: l'A. dovette mantenere presso di sè abili incisori specializzati; alcune carte furono stampate e messe in circolazione isolatamente per saggio; nel 1608 fu pubblicata col titolo di "Italia Nuova" una carta generale, insigne lavoro di sintesi; ma la definitiva elaborazione dell'intero atlante tardò ancora e la stampa era appena avviata quando l'A. mori'. Esso pertanto fu pubblicato postumo dal figlio Fabio.Questo atlante esercitò un'immensa influenza: le sue tavole furono ricopiate, contraffatte, imitate moltissime volte in Italia e all'estero; entrarono, senza modificazioni, a far parte di atlanti stranieri notissimi, come quelli del Bleau; in Italia rimasero monumento insuperato per oltre un secolo.Le seguenti 5 carte presentano: Ducato di Mantova (aloni e fiorit.) - Ducato di Ferrara (qualche alone solo margin.) - Dominio Fiorentino e Stato della Chiesa (restauri per picc. strappi margin.) - Regno di Napoli (con alone) e, sul margine di alc. carte, sbavature di inchiostro tipografico. A parte questi difetti, il ns. esemplare è ben conservato.
Nella quale si contiene il sito di essa, l'origine & le signorie della città, & de i castelli, co i nomi antichi, & moderni, i costumi de' popoli, & le conditioni de i paesi.... Aggiuntavi nuovamente la descrittione di tutte l'isole pertinenti ad essa Italia, dal medesimo autore descritte con bellissimo ordine.. appresso Ludovico de gli Avanzi, Venetia, 1561. In-8 p. (mm. 207x145), 2 parti in 1 vol., p. pergamena antica, tit. oro al dorso, tagli scuri, 42 cc.nn., 503 cc.num., 1 c.b.; 92 cc.num., 4 cc.nn.; con due marche tipografiche xilografate ai due frontespizi, ornato da grandi e belle iniziali figurate a vignetta, pure inc. su legno. Dedica dell'A. ai sovrani di Francia Enrico II e Caterina de Medici.Importante opera di carattere geografico ma anche ricca di notizie sulla storia, gli usi e i costumi delle varie regioni d'Italia et piu gli huomini famosi, che l'hanno illustrata, i monti, i laghi, i fiumi, le montagne, i bagni, le miniere; con tutte l'opere meravigliose in lei dalla natura prodotte. La seconda parte, dedicata specificatamente alle "Isole appartenenti alla Italia", è qui presente in prima edizione. Il bolognese Leando Alberti (1479-1552?), legò il suo nome soprattutto alla "Descrittione di tutta Italia..", Bologna, 1550. A questa prima edizione, che è la più bella e stimata, ne seguirono dal 1551 al 1631 altre dieci a Venezia, e due a Colonia in latino. L'opera è costruita secondo l'intento, e in buona parte sulla falsariga, dell'"Italia Illustrata" di Flavio Biondo; è opera cioè, secondo le parole dello stesso A., non di cosmografo ma di geografo topografo e historico insieme', sì che nel complesso essa può essere considerata una grande raccolta di materiale, utile soprattutto per gli sviluppi della scienza geografica e geopolitica. Così Diz. Biografico Italiani,I, pp. 699-701.Frase ms. al primo frontesp.; rifilato al marg. super.; alone margin. sulle prime 16 cc. e con uniformi arross. più o meno lievi interc. nel t. ma complessivamente buon esemplare.