Venetiis apud Andream Rauenoldum 1566 In-8° (160 x 115 mm.), pp. (32), 1278, legatura in piena pergamena floscia dell'epoca con unghiature, nervi passanti, tracce di legacci. Buon esemplare, genuino. Wild nacque in Svevia. Entrò giovanissimo nell'Ordine francescano e studò a Colonia. I suoi sermoni nelle chiese di Magonza guadagnarono presto un'alta reputazione di erudizione ed eloquenza. Successivamente, fu eletto all'arduo incarico di Domprediger (predicatore della cattedrale), che continuò a ricoprire fino alla morte. Fu in parte grazie alla sua predicazione che Magonza rimase cattolica. Nemmeno i suoi più acerrimi avversari gli contestarono il titolo di predicatore più dotto della Germania del XVI secolo. Lo storico protestante Enrico Pantaleone disse di lui: «Passò i suoi giorni e le sue notti nell'adempimento delle sue sacre funzioni e nello studio, tanto che divenne un dottissimo teologo. Alla profonda dottrina e alla ricca eloquenza unì una grande santità di vita». Quando le truppe di Alberto di Brandeburgo, bruciando e saccheggiando, entrarono a Magonza nel 1552, sacerdoti, religiosi e la maggior parte degli abitanti fuggirono dalla città, mentre padre Wild rimase lì, Il suo coraggio fu molto ammirato da Alberto, che lo sollecitò a rinunciare all'abito religioso. "Per molti anni", rispose, "l'ho indossato, non mi ha mai fatto male, perché ora dovrei abbandonarlo?" Gli fu ordinato di predicare davanti ad Alberto e ai suoi seguaci sul testo: "Rendete a Cesare quello che è di Cesare". Alla fine del suo discorso si rivolse al pubblico sul testo: "Rendete conto delle vostre amministrazione". Il principe rimase così colpito dal suo zelo e dal suo coraggio apostolico che promise di esaudirlo qualunque richiesta avesse fatto. Chiese che la cattedrale e gli edifici francescani fossero risparmiati da ogni profanazione e ingiuria. La sua richiesta fu accolta e in riconoscimento di ciò fu depositata nel tesoro una statua raffigurante Wild che tiene in mano la cattedrale. Le sue opere principali sono commenti al Pentateuco, Giosuè, Giudici, Giobbe, Ecclesiaste, Salmi 31 e 60, Ester, Esdra, Neemia, Lamentazioni di Geremia, Giona, San Matteo, San Giovanni, Atti degli Apostoli, Romani. Anche sermoni, orazioni e opere ascetiche. Il suo metodo nello spiegare la Sacra Scrittura consisteva nell'oppore alle citazioni dei luterani un dotto commento redatto dai Padri della Chiesa. Quasi tutte le sue opere furono pubblicate dopo la sua morte e non erano state composte in vista della pubblicazione. Ad eccezione dei Commentari a Matteo, Giovanni, le altre sue opere furono messe all'Indice. Alcune delle sue opere, che furono pubblicate all'insaputa di Ferus, furono contestate dalla Sorbona di Parigi e dall'Inquisizione spagnola.
Le Caire, IFAO, 1973. In-8 carré br., couverture rempliée, XXII-259pp., carte dépliante in-fine.
Traduits de l'allemand, présentés et annotés par Oleg V. Volkoff. Bonne condition. - Frais de port : -France 4,95 € -U.E. 9 € -Monde (z B : 15 €) (z C : 25 €)
Le Caire , 1973 IFAO 259 p., 1 carte hors-texte, broché avec rabats. 16,5 x 19,5
Occasion
Oleg V. Volkoff in8. Sans date. Broché.
Bon état couverture défraîchie un peu ternie intérieur frais dos un peu ridé un document détaché