Paolo Sorba. 2003. In-16. Broché. Bon état, Couv. convenable, Dos satisfaisant, Intérieur frais. 143 pages. 1re page de garde légèrement salie.. . . . Classification Dewey : 450-Italien, roumain, rhéto-romain
Ci sono cose che non vorremmo mai riconoscere a noi stessi e di cui non vorremmo più sentir parlare. C’è un angolo della nostra coscienza, quello più recondito, di cui solo noi conosciamo l’esistenza, in cui neppure la psicoanalisi, spesso, riesce a penetrare con facilità: qui nascondiamo, istintivamente, per autodifesa, ciò che ci turba. Messi alle strette, neghiamo a noi, prima che agli altri, di conoscere un simile rifugio. Passano gli anni e i ricordi espulsi dal tribunale della nostra ragione, per un incidente di percorso, riappaiono dalle nebbie del passato e drammaticamente si siedono al nostro tavolo, dormono con noi nel nostro letto, vivono nuovamente con noi, la nostra vita. Un fotografo di macro, Francesco Muzzu, e un ricercatore naturalista, Giovanni Cesaraccio, che vivono in simbiosi per decenni, isolandosi spesso dalle rispettive famiglie, per amore della scienza, si lasciano alle spalle, senza rendersene conto, un mondo di affetti che il primo ricerca affannosamente nel buco nero della propria coscienza. Classification Dewey : 450-Italien, roumain, rhéto-romain