, Brepols, 2022 Paperback, 195 pages, Size:156 x 234 mm, Language: Italian. ISBN 9782503594835.
Summary Girolamo completa il Commentario al profeta Abacuc nel 393 e lo dedica all'amico Cromazio, vescovo di Aquileia. Nel percorso esegetico che lo vede impegnato a spiegare l'intero corpus profetico, l'interpretazione di Abacuc dipende fortemente da Origene, sulla cui eredità sorgerà proprio in quell'anno la famosa controversia. Girolamo offre un doppio commento, al testo ebraico e a quello greco dei Settanta. Al primo dedica una spiegazione per lo più letterale, mentre al secondo è riservata l'esegesi di stampo allegorico. Un punto qualificante del commento di Girolamo è la coerenza interpretativa, che riesce a stabilire anche fra l'esegesi dei primi due capitoli e il terzo, il cosiddetto cantico di Abacuc, che ha la forma di un salmo. I suoi predecessori, notando una certa estraneità fra la vicenda storica dell'oppressione di Nabucodonosor (cap. 1-2) e il cantico, avevano dato di quest'ultimo testo una lettura cristologica indipendente dall'interpretazione della prima parte. Girolamo, invece, riesce a congiungere nella sua esegesi anche quest'ultima parte (che verosimilmente risulta aggiunta da un redattore al testo profetico), anticipando e applicando il senso cristologico anche ai primi due capitoli grazie a inserti in cui annuncia proletticamente la venuta di Cristo. La versione latina originale del testo proposto in traduzione in questo volume è pubblicata nella collana Corpus Christianorum, Series Latina con il titolo Hieronymus, Commentarius in Abacuc (CC SL, 76-76A bis 1). I rimandi alle pagine corrispondenti dell'edizione sono forniti a margine di questa traduzione.